Dizionario biografico degli anarchici italiani
2.000 voci 2.000 storie
Un secolo di storia, miti, idee, passioni, stampa, poesia, insurrezioni, migrazioni e resistenza nelle straordinarie biografie di oltre 2.000 donne e uomini dell’anarchismo italiano.
Figure già note come Andrea Costa, Carlo Cafiero, Pietro Gori, Luigi Fabbri, Leda Rafanelli, Errico Malatesta scorrono accanto a personaggi poco noti della storia locale, interi gruppi familiari anarchici per generazioni, coppie costrette a emigrare che riparano presso amici e compagni già all’estero, antifascisti, volontari nella guerra di Spagna, giornalisti autodidatti, sindacalisti, partigiani.
Non è solo una galleria di ritratti, né un poderoso album di vecchie fotografie: pagina dopo pagina, uno per uno, per nome e cognome, il Dizionario biografico degli anarchici italiani racconta insieme le storie e la storia, i fatti e le idee, le vicende e le circostanze, le persone e i contesti. Un secolo intero, da rileggere con attenzione.
Pippo GURRIERI
L’ANARCHIA SPIEGATA A MIA FIGLIA
Attraverso un’esposizione lineare, esempi concreti e concetti elementari, utilizzando la forma dialogica dell’incontro tra un padre militante di vecchia data e la giovane figlia che si affaccia alla curiosità della vita, vengono qui linearmente esposti i cardini etici e politici alla base del pensiero anarchico. Nel corso di un’ipotetica giornata, incalzato dalle domande della figlia, il padre affronta con sincerità intellettuale e innegabile passione politica i temi che da sempre animano il dibattito e l’azione degli anarchici: i presupposti di libertà e uguaglianza contrapposti a quelli di autorità e dominio (dello Stato, della Chiesa, del Capitale…), il principio di delega, la coerenza tra mezzi e fini, la lotta all’oppressione e allo sfruttamento, il problema della violenza, la tensione alla giustizia sociale, all’autogestione e al mutuo appoggio.
Nel solco della tradizione del pamphlet politico, un piccolo testo “educazionista†utile ai neofiti – giovani o meno giovani – e dedicato a tutti coloro i quali non si sono ancora rassegnati all’idea che l’utopia è qualcosa di irrealizzato, non di irrealizzabile.
Luigi FABBRI, Massimo Ortalli (a cura di)
LA PRIMA ESTATE DI GUERRA
Diario di un anarchico (1 maggio-20 settembre 1915)
prefazione di Roberto Giulianelli
Il diario di Luigi Fabbri è un documento straordinario nel suo genere, rimasto chiuso nei cassetti dell’archivio familiare per oltre 85 anni e riemerso alla luce del sole grazie alla generosità della amata figlia Luce, che alla fine del secolo scorso ne volle fare un gentile omaggio agli amici e compagni italiani. Il diario è un unicum, primo perché è un’opera rara e originale di tipo memorialistico che proviene dal campo libertario e forse non solo, secondo perché è la testimonianza viva del perturbamento e della drammatica divisione tra interventisti e anti-interventisti scatenata dall’esplodere del Primo conflitto mondiale.
Scritto durante i primi mesi di guerra, dalla riflessione quotidiana del leader anarchico emerge, oltre la propria adesione convinta ai principi dell’internazionalismo e del cosmopolitismo libertario, la persuasione che l’unica possibilità di frenare il massacro fosse quella di un’opposizione reale anti-monarchica e anti-giolittiana in considerazione del fatto che la monarchia era la principale sostenitrice del fronte bellicista e che il sistema politico clientelare giolittiano avesse contribuito notevolmente a favorire le scelte interventiste dei moderati.
Fabbri, nella sua riflessione quotidiana, non disgiunge l’analisi della politica interna dagli avvenimenti internazionali e dalle condizioni di difficoltà che attraversava il movimento anarchico stretto nella morsa della repressione e della guerra. Il Diario si interrompe il 20 settembre, senza apparenti ragioni, il giorno prima l’«Avanti!» era uscito con un articolo dedicato alla Conferenza di Zimmerwald dal titolo L’Internazionale non è morta
RIVISTA STORICA DELL’ANARCHISMO, A. I, N. 1, GEN.-GIU. 1994
Indice
M. Antonioli, “Gli anarchici italiani e la Prima Guerra mondialeâ€;
N. Berti, “Godwin e le radici del pensiero antiautoritarioâ€;
A. Donno, “Anarchismo e tradizione politica americana negli Usa dell’800â€;
N. Musarra, “Dati statistici sulla consistenza dei Fasci dei Lavoratoriâ€;
A. Ciampi e A. Sestani, “Libertà o liberty 1893-1894â€;
S. Merli, “Andrea Caffi e la tradizione proudhoniana nel socialismo italianoâ€.
RIVISTA STORICA DELL’ANARCHISMO, A. II, N. 1, GEN.-GIU. 1995
Indice
G. Sacchetti, “Movimento anarchico e lotta di liberazioneâ€;
M. Zane, “Antifascismo e vita quotidiana nel quartiere industriale Campo Fiera di Bresciaâ€;
C. Venza, “La Spagna libertaria nell’anarchismo di lingua italiana. L’esperienza e la memoria di U. Marzocchiâ€;
M. Antonioli, “Lettere di anarchici interventisti (1914-15)â€;
M. Rossi, “Argo Secondari di tendenza anarchica. Dall’arditismo di guerra agli Arditi del Popoloâ€.
RIVISTA STORICA DELL’ANARCHISMO, A. II, N. 2, LUG.-DIC. 1995 (ESAURITO)
Indice
L. Pezzica, “Luigi Fabbri e l’analisi del fascismoâ€;
G. Iurlano, “La figlia del sogno. Emma Goldman negli Usaâ€;
F.M. Santos, “G. Sentiñon e la Prima Internazionale spagnolaâ€;
T. Imperato, “Anarchici a Torino: Dario Cagno e Ilio Baroniâ€;
G. Furlotti, “Parma: le barricate del ’22â€;
A. Ciampi, “Le barricate in fotografiaâ€.
RIVISTA STORICA DELL’ANARCHISMO, A. III, N. 1, GEN.-GIU. 1996
Indice
M. Gervasoni, “Libertà e autonomia nell’immaginario delle Borse del Lavoro francesi tra anarchismo e socialismoâ€;
H. Wedman, “Per una biografia di Christian Cornélissen (1864-1942)â€;
N. Musarra, “Le confidenze di “Francesco†G. Domanico al Conte Codronchiâ€;
R. Cappuccio, E. Pioli, “Dalla dissidenza politica alla malattia mentaleâ€;
G. Sacchetti, “Controllo sociale e domicilio coatto nell’Italia crispina: la provincia aretinaâ€;
“Cinema e storia: a proposito del film Terra e Libertà , intervista a Ken Loachâ€.
RIVISTA STORICA DELL’ANARCHISMO, A. III, N. 2, LUG.-DIC. 1996
Indice
W. Gianninazzi, “Agli albori del sindacalismo rivoluzionario italianoâ€;
L. Gestri, “Viani e il territorio apuo-versilieseâ€;
U. Sereni, “Lettere di L. Viani a G. D’Annunzioâ€;
I. Felici, “La colonia Cecilia. Fra leggenda e realtà â€;
A. Ciampi, “La «Gioventù anarchica» di C. Doglio a un anno dalla scomparsaâ€;
R. Altieri, “Elisée Reclus: note su uno scienziato anarchico (1830-1905)â€;
“Antonin Artaud, immagini della pazzia, a cura di Alberto Ciampiâ€.